What are the sine-qua-non conditions for a meaningful evaluation?

How do we Evaluate Programmes?

Evaluating the impact of an evaluation  (meta-evaluation)

 

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from:  http://uk.geocities.com/stedesantis

 

Le condizioni della valutazione

Perché una valutazione efficace e coerente occorre il rispetto di alcune condizioni fondamentali. 

  1. La prima condizione è l'elemento "partecipativo".  Devono cioè partecipare alla valutazione i diversi soggetti coinvolti nell'erogazione e nel beneficio dei programmi da valutare (gli stakeholder).
  2. La seconda condizione è la "fiducia" reciproca e l'assenza di ostilità tra i vari stakeholders. Ci saranno naturalmente interessi contrastanti, ma occorre che a predominare sia la solidarietà d'intento e la consapevolezza che gli obiettivi di ognuno si raggiungono meglio se anche gli altri raggiungo i propri obiettivi.
  3. Terza condizione è la "trasparenza", secondo la quale i soggetti coinvolti non cercano di nascondere agli altri elementi fondamentali del processo di valutazione.  La trasparenza è una condizione fondamentale per poter gestire il flusso informativo e creare le condizioni di comunicazione adeguate a promuovere la fiducia e la partecipazione.
  4. La quarta condizione è  la capacità di definire chiari "termini di riferimento" nell'assegnazione degli incarichi ai valutatori, in modo che il lavoro realizzato corrisponda agli obiettivi del mandato. Tra i termini di riferimento dovranno essere indicati in modo univoco i riferimenti oggettivi  su cui si basano i giudizi valutativi (quali indicatori, fonti di dati, ecc.)
  5. Ultima condizione fondamentale è la "competenza" dei valutatori, i quali devono essere in grado di rispettare i termini di riferimento avuti e quindi raggiungere  i risultati definiti nell'assegnazione dell'incarico. Questo comporta sia il principio dell'onestà del valutatore (libero da pregiudizi, libero da conflitti d'interesse)  che il principio della capacità tecnica (impostazioni metodologiche corrette).

Potremmo anche dire che tutte queste condizioni possono essere raggruppate quali elementi dell'unica condizione fondamentale che ' quella della "corresponsabilità" tra attori, beneficiari e valutatori.  Articolando tale corresponsabilità in una dinamica costruttiva diventa possibile sostenere un ciclo virtuoso di programmazione-implementazione-valutazione, tramite il quale i risultati delle valutazioni alimentano la solidarietà che permette la ridefinizione di obiettivi comuni basati sulla comprensione dei bisogni e delle aspettative reciproche e la consapevolezza che ognuno può raggiungere i propri obiettivi solo nella misura in cui anche gli altri stakeholders raggiungono i propri.

 

Modello di circolo virtuoso di programmazione e valutazione condivisa

 

 

Negli ultimi anni, mentre si veniva consolidando la pratica della valutazione, sono stati fatti grandi sforzi per definire standard e procedure e assicurare il successo delle attività di valutazione. Questi sforzi sono importanti e hanno dato vita a strumenti fondamentali, quali il ciclo del progetto, il quadro logico e gli altri standard illustrati in questo toolkit.  

E' tuttavia certo che l'adozione puntuale di questi strumenti non assicura di per sé il raggiungimento di un obiettivo di qualità. Perché la valutazione è fondamentalmente il risultato di una interazione umana in cui la creatività e la solidarietà giocano il ruolo fondamentale.  Dove mancano creatività e fiducia, anche gli strumenti più raffinanti e le procedure più standardizzate non potranno evitare il fallimento della valutazione.  Quando invece esiste creatività e fiducia, anche senza strumenti e procedure standardizzate il gruppo saprà dotarsi dei mezzi adeguati per raggiungere lo scopo di articolare i propri bisogni e definire piani di cooperazione finalizzata al reciproco benessere.

 


dal Manuale per la valutazione
del Dipartimento Cooperazione allo Sviluppo, Ministero degli Affari Esteri